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martedì 2 ottobre 2012

San Ramón de la Nueva Orán


Il caldo e la polvere sono la prima cosa che ci accoglie. La seconda sono i mosquitos. Che sono buoni a torturarti gambe e braccia che ci ostiniamo a lasciare scoperti. O i moscerini o il caldo.

Ma tutto questo lo lasciamo in disparte, come una nota di colore, perché il vero cuore di Orán, quello che ci ha davvero accolto sono le persone.

Un affetto coltivato nel tempo e rimasto immutato a dispetto degli anni trascorsi e della distanza che ci ha separato. L’ospitalità latina, che forse qui più che in ogni altro posto in Argentina si sente come sacra e inviolabile.

Un affetto sincero, che è fatto di abbracci, di parole, di sorrisi.
Ma Orán purtroppo non è solo questo.

La città è cresciuta enormemente negli ultimi anni, ma i suoi mali sono rimasti immutati. Le periferie, povere e degradate, sono covo di alcolismo, droga, prostituzione, violenza.

I bambini sono come un’aura che circonda i suoi problemi. Sono dappertutto, eppure molti di loro è come se non esistessero. Non è solo l’abuso o il maltrattamento, né lo sfruttamento. E’ qualcosa di più radicato, che vive e cresce con loro, e che si trascinano dietro. Un’eredità che passeranno a loro volta ai loro figli. Che non tarderanno a venire, dato che la pubertà qui segna davvero il passaggio all’età adulta.
Si diventa genitori, senza aver mai smesso di essere bambini.
I bambini però non sono soli.

E lo capisci immediatamente quando vedi l’opera continua e gratuita di chi ha scelto di vivere per loro e con loro. Per aiutarli a diventare uomini e donne, ma soprattutto persone.

E’ l’amore impagabile di persone come Padre Diego e Don Andrea, e di tutti i volontari che negli anni si sono succeduti per cercare di donare qualcosa di più di un piatto di minestra e una parola di speranza.
Orán è anche questo. Perché la luce ha senso proprio là dove le tenebre sono più scure.



Oran: L’ultima città fondata dagli spagnoli in Sud America.
La città di Orán si trova nel Nord dell’Argentina, nella provincia di Salta, a 50 Km dal confine con la Bolivia.


lunedì 1 ottobre 2012

L'ora spppppumeggiante!

I bambini ci chiedono da una settimana quando rimaniamo all´hogar sino a tardi.

Cosí questo finesettimana decidiamo di passare la notte da loro.

Il punto é che - contrariamente a loro - non abbiamo piú l'etá e il fisico per tirare sino a tardi.

O come disse qualcuno, il problema é che non li abbiamo mai avuti...










Empanadas Salteñas

La cultura di un popolo passa anche (o soprattutto?) dalla sua cucina!











domenica 30 settembre 2012

Domande...

C'e' chi dice che portiamo tutti una maschera.

La domanda e': vale lo stesso anche per i bambini?



















giovedì 27 settembre 2012

Rattoppi





Girandole

Quando i bambini...

... sono annoiati...

... o particolarmente fastidiosi...


... la cosa migliore...

...e' trovargli...

... qualche cosa...

... da fare!






lunedì 24 settembre 2012

San Ramon de la Nueva Oran

Essere a Oran e' come tornare a casa da un lungo viaggio.
Niente e' cambiato anche se tutto e' diverso.
Gli stessi luoghi, dove altre persone e altre storie sono passate, rimangono la', come guardiani del tempo.

Tornare all'Hogar dopotutto e' riaprire una porta che avevi lasciato socchiusa. E' capire che se la nostra vita e' la somma di tutte le esperienze passate, un pezzo di quello che siamo, appartiene all'Hogar.

I bambini, dopotutto, lo sanno.