E dopo un periodo di lungo silenzio rieccoci a raccontare frammenti della nostra Africa!
Dopo un mese di ferie in Italia, a suon di panettoni, torroni, tortellini e coccole casalinghe, si torna a casa. Eh, si, perchè seppur tanto lontano dall'Italia tornare in Africa ha sempre una connotazione più profonda, ed sempre un po' tornare a casa e rivedere una famiglia diversa da quella originale, main grado di regalarti molti sorrisi ed una accoglienza speciale.
Eccone alcuni esempi...
arrivati in ospedale Epifania e un'altra inferiera dalle pediatria, quando ci vedono escono dal reparto battendo le mani felici per abbraciarci felici, mostrerci il presepe dell'ospedale ed ovviamente anche farci vedere un paziente...!
La sera, che è il 31 di dicembre, si festeggia insieme a Marcella (la JPO che lavora da quasi un anno con la salute pubblica), la Dr Rosa e la sua famiglia e il Dr Ivo.
Il giorno successivo alla Santa Messa, molte faccie conosciute, molti sorrisi, molti auguri di buon anno!
Ma non è certamente finita qui, nei giorni successivi con la ripresa del lavoro, abbiamo reincontrato i "nostri pazienti" cronici che aspettavano il nostro ritorno per venire alla revisione e che ci hanno dimostrato tutto il loro apprezzamento anche se spesso in un'altra lingua.
Abbiamo poi rivisto i "nostri" infermieri, ricevendone saluti, abbracci, auguri. E non posso descrivervi la sensazione provata quando il signor Tomas infermiere veterano dell'ospedale, che le prime settimane dopo il nostro arrivo ci guardava con la diffidenza di chi ne ha visti molti di medici passare per il suo ospedale, ci ha inseguiti e ci ha detto "sentimos a vossa falta" (abbiamo sentito la vostra mancanza).
Tutto ciò ti riempie il cuore e risponde alla famosa damanda che tanti ti fanno quando stai per ripartire: "ma perchè lo fai?". La risposta è, almeno in questi momenti semplice, perchè stimiamo le persone che abbiamo incontrato qui a Chiulo e a cui abbiamo imparato a voler davvero bene. La stessa cosa vale per tutto lo staff Cuamm che lavora fianco a fianco con noi condividono con noi le fatiche e le gioie dell'aiutare l'Africa...
Dopo un mese di ferie in Italia, a suon di panettoni, torroni, tortellini e coccole casalinghe, si torna a casa. Eh, si, perchè seppur tanto lontano dall'Italia tornare in Africa ha sempre una connotazione più profonda, ed sempre un po' tornare a casa e rivedere una famiglia diversa da quella originale, main grado di regalarti molti sorrisi ed una accoglienza speciale.
Eccone alcuni esempi...
arrivati in ospedale Epifania e un'altra inferiera dalle pediatria, quando ci vedono escono dal reparto battendo le mani felici per abbraciarci felici, mostrerci il presepe dell'ospedale ed ovviamente anche farci vedere un paziente...!
La sera, che è il 31 di dicembre, si festeggia insieme a Marcella (la JPO che lavora da quasi un anno con la salute pubblica), la Dr Rosa e la sua famiglia e il Dr Ivo.
Dr Rosa (nuova chirurga Cubana dell'ospedale), Alfreo il marito e Marcelo il figlioccio |
Dr Marcella e Dr Ivo intenti nel conto alla rovescia! |
E finalmente la mezzanotte! |
Il giorno successivo alla Santa Messa, molte faccie conosciute, molti sorrisi, molti auguri di buon anno!
Ma non è certamente finita qui, nei giorni successivi con la ripresa del lavoro, abbiamo reincontrato i "nostri pazienti" cronici che aspettavano il nostro ritorno per venire alla revisione e che ci hanno dimostrato tutto il loro apprezzamento anche se spesso in un'altra lingua.
Abbiamo poi rivisto i "nostri" infermieri, ricevendone saluti, abbracci, auguri. E non posso descrivervi la sensazione provata quando il signor Tomas infermiere veterano dell'ospedale, che le prime settimane dopo il nostro arrivo ci guardava con la diffidenza di chi ne ha visti molti di medici passare per il suo ospedale, ci ha inseguiti e ci ha detto "sentimos a vossa falta" (abbiamo sentito la vostra mancanza).
Tutto ciò ti riempie il cuore e risponde alla famosa damanda che tanti ti fanno quando stai per ripartire: "ma perchè lo fai?". La risposta è, almeno in questi momenti semplice, perchè stimiamo le persone che abbiamo incontrato qui a Chiulo e a cui abbiamo imparato a voler davvero bene. La stessa cosa vale per tutto lo staff Cuamm che lavora fianco a fianco con noi condividono con noi le fatiche e le gioie dell'aiutare l'Africa...
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