venerdì 31 maggio 2013

Masterchef Chiulo [1]

Tris Africano


INGREDIENTI

1 tazza di riso
1 spicchio d'aglio
olio

1 mazzo di Sukumawiki
2 spicchi d'aglio
2 pomodori
olive nere a rondelle (se le trovate)
olio
sale

200 gr. lenticchie
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
1 dado da brodo
olio
sale




PREPARAZIONE

Per il riso
Fate soffrigere l'aglio in un cucchiaio d'olio. Aggiungete il riso e fate tostare per un paio di minuti su fiamma vivace. Aggiungete acqua già calda, 3-4 tazze circa, e lasciate cuocere sino a quando l'acqua non si asciuga

Per le lenticchie
Mettete le lenticchie in acqua 24 ore prima della preparazione. Preparate il brodo con acqua bollente, possibilmente filtrata e il dado. Fate soffriggere l'aglio e la cipolla in uno o due cucchiai di olio. Scolate le lenticchie e aggiungetele in padella.Coprite e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 45 minuti, aggiungendo il brodo di tanto in tanto quando le lenticchie si asciugano troppo. Terminare la cottura senza coperchio sino a quando le lenticchie non sono morbide, e l'acqua di cottura si è asciugata

Per la Sukumawiki
Tagliate le verdure a listarelle. Farle bollire in abbondande acqua per 10-15 minuti. In una padella a parte scaldate l'olio e fate soffrigere l'aglio. Quando l'aglio è ben dorato, scolate le verdure e fatele saltare in padella, aggiungendo i pomodori a pezzettini e le olive. Lasciar cuocere per 10 minuti.


lunedì 27 maggio 2013

Benvenuti a Chiulo

Dopo quasi cinque mesi, tra documenti e disavventure varie, finalmente partiamo.

Dopo una pausa a Luanda, la caotica capitale del paese, un volo di poco piu' di un'ora ci scarica a Onjiva nella provincia del Cunene. L'aeroporto e' piccolo ma ordinato, ben diverso da altre realta' qui in Africa. Anche l'aereo sul qualce abbiamo viaggiato e' un 737 che niente ha a che vedere con gli avventurosi bielica dell'UN.

Dall'alto la savana si presenta punteggiata di campi coltivati che racchiudono piccole comunita' di capanne. E'  ancora presto per dirlo, ma gia' ci sentiamo a casa.

A Chiulo ci si arriva dopo circa due ore di macchine, di cui oltre meta' su strada asfaltata. Quello che colpisce, come spesso accade in Africa, e' l'assenza per chilometri di segni di vita umana. Niente pali della luce, ne' case che si affacciano sulla strada.

La piccola comunita' di Chiulo e' dispersa tra la pianura e i baobab. Non lo si avverte subito, perche' e' buio quando arriviamo. Ma c'è un senso di spazi infiniti.

Davanti a noi, l'ospedale, si estende come un leone in attesa.

L'ospedale di Chiulo, Angola